Sono cominciati i lavori per il rifacimento del giardino interno di Palazzo Schifanoia a Ferrara, a seguito dell’apertura integrale post sisma.

L’ispirazione sarà di tipo rinascimentale, con pergole, siepi, rose rampicanti, alberi di frutti antichi allevati a spalliera, passeggiate con profumi. Realizzati sotto la supervisione della Soprintendenza, i lavori hanno già portato alla scoperta delle probabili tracce dell’antico pavimento esterno, circa un metro sotto l’attuale piano.

Del valore complessivo di circa 120mila euro, l’intervento prevede il finanziamento da parte dell’amministrazione e una sponsorizzazione tecnica, per circa 40mila euro, di Copma, all’interno delle iniziative per celebrare i 50 anni di esistenza compiuti nel 2021.

Come spiegato dalla Presidente Silvia Grandi, “50 anni vissuti intensamente e concepiti non certo come un traguardo ma come un momento di passaggio verso altre sfide e festeggiati con tante iniziative a beneficio della nostra collettività contribuendo anche alla crescita economica e sociale del nostro territorio”.

Copma, dopo il finanziamento del restauro del Teatro Anatomico, nella biblioteca Ariostea, si mette nuovamente al servizio della comunità affidando alla propria Divisione Verde, “a conferma dell’elevata competenza e specializzazione della stessa”, la riqualificazione del giardino di Palazzo Schifanoia.

Con la firma del paesaggista ferrarese Manfredi Patitucci, che si è formato alla Birkbeck University di Londra, il progetto ha l’obiettivo di “realizzare un luogo incantevole dove ‘schifare la noia’”, come evidenziato dall’assessore Andrea Maggi, che ci ha tenuto a ringraziare Copma “per il prezioso contributo che conferma attenzione, sensibilità e attaccamento attivo e concreto al territorio e al suo patrimonio”.

Un intervento che avvalendosi di “professionalità di altissimo livello” presenta “molti elementi e suggestioni rinascimentali, perfettamente armonizzati nel contesto di un luogo simbolo dell’epoca”, conclude l’assessore.

Copma, in avvio dei lavori, sta procedendo allo spostamento di un oleandro verso l’estremità opposta del giardino: l’obiettivo è l’installazione del pergolato. Su questo, come evidenziato da Patitucci, sarà posata una copertura di rose provenienti da un vivaio di Assisi, che creerà una passeggiata che procederà parallelamente al muro che delimita il perimetro del giardino e che consentirà di apprezzarne l’intera prospettiva. Un percorso “mimetico” che garantirà anche piena accessibilità alle persone con disabilità. Non lontano da lì, lungo il tracciato, si procederà alla realizzazione di una siepe e sul perimetro del giardino peri, meli e susini saranno messi a dimora a spalliera.

Lo spostamento dell’oleandro, che sarà rimosso con tutti gli accorgimenti del caso, rientra tra le operazioni preliminari. L’intera zolla con le radici, che saranno poi ‘cicatrizzate’ con una pasta speciale che le protegge da batteri e basse temperature, è oggetto di scavo da parte degli operai, che lavorano sotto la supervisione operativa del tecnico Alessandro Alessi, responsabile per Copma delle opere di giardinaggio, delle piantumazioni e dell’irrigazione. Al lato opposto del giardino, contemporaneamente, Maurizio Molinari di Phoenix archeologia, su incarico della Soprintendenza, ha già individuato, nel realizzare lo scavo per la nuova collocazione dell’oleandro che sarà traslato, un “piano di calce”, che presenta le impronte dei mattoni di un antico pavimento, forse un viottolo esterno del giardino nella sua conformazione originaria.

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