La degenza in seguito a un ricovero o a un intervento sanitario deve diventare per il cittadino sempre più sicura: troppo spesso infatti il paziente rischia di incorrere in una infezione correlata all’assistenza (ICA), che diventa ancor più pericolosa e difficile da trattare nel caso sia dovuta a batteri resistenti agli antibiotici (fenomeno dell’antibiotico-resistenza). Copma è ben consapevole di questi rischi: migliorare la prevenzione delle infezioni derivanti dalla degenza significa combattere anche il grave problema dell’antibiotico-resistenza (AMR), che causa solo in Italia circa 10mila morti l’anno.

La Carta della qualità e della sicurezza delle cure rappresenta, in questo contesto, uno strumento utile e dall’obiettivo lodevole: nata grazie all’iniziativa di CITTADINANZATTIVA E FIASO in collaborazione con istituzioni, società scientifiche, associazioni di pazienti e professionisti della sanità, la Carta si pone l’obiettivo di delineare le corrette pratiche per la sicurezza delle cure, partendo dall’importante ambito della sanificazione, così da puntare a standard sempre più alti.

Copma è orgogliosa di aver partecipato a questo progetto di grande valore, che abbraccia a pieno e che rientra anche negli obiettivi che da sempre persegue in ambito ospedaliero e non. Il PCHS® infatti è un sistema di sanificazione che aiuta a combattere le antibiotico-resistenze grazie alla sua dirompente efficacia contro virus e batteri. 

In 10 punti il documento delinea le priorità di intervento e le azioni da compiere nell’ottica di gestire il rischio clinico. Le procedure di sanificazione degli ambienti sanitari, la sterilizzazione delle strumentazioni diagnostiche, le pratiche cliniche fondamentali come, ad esempio, il lavaggio delle mani: sono tutti aspetti trattati dalla Carta, che contribuiscono a migliorare, oltre che a garantire, gli standard di qualità e sicurezza. È con questa consapevolezza che si rispettano le linee guida nazionali e le raccomandazioni ministeriali.  

Il documento si rivolge alle direzioni aziendali, ai professionisti e agli operatori sanitari e socio sanitari, nonché alla collettività più in generale: anche Copma ha fatto la sua parte e continua a impegnarsi quotidianamente per la sanificazione efficace e duratura degli ambienti affollati e ad alto rischio. 

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