Batteri buoni che eliminano quelli nocivi: è questo il criterio alla base del sistema di sanificazione environment-friendly ideato da Copma in collaborazione con l’Università di Ferrara. Al tema ha dedicato un articolo l’edizione ferrarese de “Il Resto del Carlino”. Il Pchs®, abbreviazione di Probiotic Cleaning Hygien System, è un sistema microbiotico che si propone come una valida alternativa green ai tradizionali sistemi di disinfezione che fanno uso di prodotti chimici.
Rispetto a questi ultimi, il Pchs® ha un impatto ambientale notevolmente inferiore e un’efficacia maggiore. In primo luogo, le componenti chimiche dannose sono utilizzate in quantità parecchio minori e poi vengono ridotti anche i rifiuti materiali, così come il consumo di risorse idriche ed energetiche.
I risultati delle ricerche svolte hanno dimostrato inoltre come questo sistema naturale sia dell’80% più efficace dei soliti disinfettanti chimici nell’abbattimento di agenti patogeni.
Gli studi sul Pchs® hanno mostrato infatti un dimezzamento delle infezioni ospedaliere e un calo di oltre il 99% delle antibiotico-resistenze rispetto all’utilizzo dei detergenti chimici. I risultati del nuovo studio condotto in collaborazione con Copma, l’Università di Ferrara, Fulgens e Atm Milano, è stato presentato dalla ricercatrice e professoressa di microbiologia dell’Università di Ferrara Elisabetta Caselli, che ha spiegato che si tratta di un sistema basato su un meccanismo di esclusione competitiva. “I batteri buoni, i probiotici, che sono presenti all’interno del sistema di cleaning, riescono a spiazzare i batteri cattivi responsabili di infezione, sostituendosi a questi ultimi”, afferma. “I risultati – aggiunge – hanno infatti mostrato un abbattimento stabile dei patogeni, incluso il virus Sars-Cov-2. Questo di fatto rispetto ai disinfettanti chimici garantisce una stabilità della decontaminazione, prevenendo i fenomeni di ricontaminazione, e aumentando la sicurezza di tutti gli ambienti a elevata densità di occupazione”.
In questo caso, gli studi sono stati condotti sui treni della metropolitana di Milano, visto che i mezzi pubblici costituiscono i luoghi dove la trasmissione delle infezioni avviene con maggiore facilità. Per il professore di Igiene e Medicina preventiva dell’Università del Sacro Cuore Walter Ricciardi, quello pensato da Copma e dagli altri ideatori è un sistema biologico in grado di ottenere “risultati analoghi, anzi migliori, rispetto ai disinfettanti chimici”.