L’antibiotico-resistenza e le infezioni ospedaliere rappresentano due sfide sanitarie di estrema gravità per il sistema sanitario italiano.
Secondo l’AIFA, l’Italia registra un terzo dei decessi europei legati all’antibiotico-resistenza, un dato che evidenzia la necessità di misure urgenti e innovative.
Le recenti indagini emerse dallo studio annuale sull’andamento della Medical Malpractice nel nostro Paese, ha rilevato un crescente impatto economico delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) negli ospedali italiani. Queste infezioni rappresentano il quarto evento più frequentemente denunciato.
La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) ha rinnovato l’allarme su questa minaccia globale: in Italia si contano oltre 12.000 decessi annui attribuibili a batteri resistenti agli antibiotici, il dato più alto in Europa. Tra il 2022 e il 2023, circa 430.000 persone hanno contratto un’infezione ospedaliera, l’8,2% dei pazienti ricoverati contro una media europea del 6,5%.
Dati che trovano conforto anche nel rapporto della Fondazione GIMBE, in cui si sta che le ICA colpiscano circa 7-10% dei pazienti ricoverati, con un impatto economico stimato di oltre un miliardo di euro l’anno. Parallelamente, la formazione del personale sanitario e una maggiore sorveglianza sono indicate come priorità per affrontare questa emergenza.
Proprio in questi giorni, anche COPMA ha partecipato al Forum Risk Management di Arezzo, durante l’evento organizzato da CittadinanzAttiva per la presentazione della “Carta della qualità e della sicurezza delle cure”. L’incontro ha messo al centro dell’attenzione la lotta alle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e all’antibiotico-resistenza, sottolineando l’importanza della prevenzione e della sicurezza delle cure.
I temi affrontati si collegano anche alle recenti riflessioni emerse durante l’Assemblea dei Soci COPMA, tenutasi questa mattina presso la sede CNA a Ferrara dove sono stati condivisi dati e strategie relative alla centralità dell’innovazione e alla sostenibilità delle soluzioni sanitarie adottate.
I dati previsionali del budget 2025, approvati all’unanimità vede per la cooperativa ricavi complessivi di poco inferiori a 45ml€ che rappresentano quindi una dimensione ormai consolidata, che fa di Copma una delle prime 50 aziende del settore servizi a livello nazionale.
“Manteniamo le nostre solide radici sul territorio ferrarese – ha dichiarato Silvia Grandi, presidente COPMA – ma da qui abbiamo l’ambizione di poter essere un partner di riferimento per tutte le committenze pubbliche e private italiane, con un piano strategico 2024-2028 che ha tra i suoi obiettivi l’allargamento dei servizi offerti.”
A livello di gruppo la Cooperativa, che controlla altre cinque realtà imprenditoriali (Fulgens Italia, Niagara, Nuova Sportiva, Progeo Plast e Atena Alfa) sfiora i 100ml€ di fatturato, un traguardo importante e con l’obiettivo di crescere nei prossimi anni.
Sistema PCHS®: la risposta di COPMA
Da oltre dieci anni, COPMA investe in ricerca e innovazione per sviluppare soluzioni in grado di migliorare la sicurezza sanitaria. Il Probiotic Cleaning Hygiene System (PCHS®) rappresenta una rivoluzione nel campo della sanificazione: un sistema scientificamente validato e sviluppato in collaborazione con l’Università di Ferrara, capace di rispondere in modo concreto alle sfide delle ICA e dell’antibiotico-resistenza.
Secondo Simit, le infezioni nosocomiali possono essere ridotte del 30% migliorando la prevenzione ospedaliera e diminuendo il consumo di antibiotici, un impegno che COPMA fa proprio grazie alle sue soluzioni.
Il PCHS® si distingue per risultati concreti:
- Efficacia dimostrata su larga scala: una ricerca condotta da cinque università su sette ospedali, coinvolgendo oltre 10.000 pazienti, ha evidenziato una riduzione delle infezioni correlate all’assistenza fino al 52%.
- Conformità alle linee guida AMDO: il sistema è pienamente allineato alle indicazioni dell’Associazione Nazionale Medici delle Direzioni Ospedaliere.
- Sanificazione sostenibile: i detergenti probiotici utilizzati creano un microbiota protettivo sulle superfici, garantendo una protezione duratura e riducendo l’impatto ambientale.
COPMA, inoltre, affronterà queste importanti tematiche con professionisti del mondo della sanità e le istituzioni in un convegno nazionale previsto per l’inizio del 2025 a Bologna.
La Presidente Silvia Grandi, (nella foto) ha dichiarato:
“La prevenzione è la chiave per affrontare l’antibiotico-resistenza, e il sistema PCHS® rappresenta una risposta concreta e basata su evidenze scientifiche. Con questa innovazione, vogliamo contribuire a una sanità più sicura e sostenibile, offrendo soluzioni all’avanguardia alle istituzioni e agli operatori sanitari. Promuovere pratiche di sanificazione avanzate non è solo una necessità sanitaria, ma un dovere etico verso le generazioni future.”