Il sistema di sanificazione PCHS® alternativo ai disinfettanti chimici nato dalla partnership decennale di Copma con i ricercatori del Laboratorio Interdipartimentale Cias dell’Università di Ferrara e fondato sull’impiego di batteri probiotici del genere Bacillus, è stato recentemente testato come sistema di sanificazione a bordo dei convogli di alcune linee della Metro Leggera Automatica di Milano.

Lo studio, realizzato in collaborazione con l’Azienda Trasporti Milanesi (Atm) oltre che Copma e Fulgens Italia, si è svolto nel corso di 12 settimane tra i mesi di settembre e dicembre 2021, ha monitorato l’impatto della sanificazione biologica rispetto a quella chimica sulla composizione del microbioma sulle superfici e nell’aria della metropolitana, con focus specifico sugli agenti patogeni umani, come ad esempio il Sars-CoV-2.

Elisabetta Caselli, professoressa del Dipartimento di Scienze chimiche, farmaceutiche ed agrarie e responsabile dello studio, ha spiegato che “i dati raccolti hanno evidenziato differenze significative nel numero di patogeni nei treni, dimostrando che la sanificazione probiotica ha portato a un significativo abbattimento dei patogeni in circa 2 mesi di utilizzo (quasi – 100% alla fine della sperimentazione), mentre il livello di patogeni rilevati nel treno trattato con disinfettanti chimici non è cambiato significativamente durante l’intero periodo di studio”.

In merito ai vantaggi ormai comprovati del PCHS® anche in altri ambiti, sistema ideato da Copma, la professoressa Elisabetta Caselli ha inoltre sottolineato: “Il nostro studio ha dimostrato che la sanificazione biologica può modulare in modo “green” il microbioma delle metropolitane e in generale dei sistemi di trasporto pubblico ad elevato affollamento, rendendolo meno patogeno, e assicurando quindi un ambiente più sano ai passeggeri”. Si tratta di attività di ricerca iniziate nel periodo pandemico e che vengono tutt’ora sviluppate nell’ambito del progetto Ecosister, Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia-Romagna di cui l’Università di Ferrara è socio fondatore insieme alle altre Università della Regione.

La professoressa Caselli, anche grazie a questi studi, è stata recentemente chiamata a far parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale contro l’Antimicrobico resistenza, coordinato dal professor Walter Ricciardi, ex-presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

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